lunedì 26 maggio 2008

Web del futuro, cloud computing e ADSL

Giusto due spiccioli su una cosa che mi ronza in testa da un po', e che nel mio piccolissimo ambiente PMI già comincia a dare le prime avvisaglie: c'è chi dice che il futuro dell'informatica sia da cercare nel cloud computing, ovvero nella disponibilità da remoto di servizi (di storage, ma non solo), perlopiù forniti da terze parti, che saranno fruiti da client leggeri sia desktop che mobile.
Per quanto io tenda a contestare questa visione per ciò che riguarda la sua base "commerciale", nel suo basarsi su terze parti per definizione inaffidabili, accolgo in pieno la visione di un computing distribuito, arricchito dalle possiblità della cosiddetta Internet of things, e questo porta alla mia mente una questione chiave come può essere quella delle infrastrutture.
Non conosco i numeri precisi, ma certamente non sbaglio se dico che oggi la grandissima maggioranza delle connessioni a banda larga, fondamentali per il computing distribuito, sono ADSL. L'ADSL è connessione fortemente asimmetrica (non so se per limiti tecnici o per scelta degli operatori): nel mio ufficio, connessione Alice Business, se uno dei computer sulla LAN effettua un backup su un disco di rete, non naviga più nessuno.
Il router è "blindato", quindi non possiamo nemmeno impostare un QoS in locale senza tirare su un server, che avrebbe comunque solo quella funzione, visto che siamo in pochi e, per le nostre esigenze, qualsiasi soluzione di storage ed autenticazione superiore al NAS esistente sarebbe decisamente sovradimensionata; inutile dire che il suddetto router ci NATta tutti, quindi niente server aperto all'esterno per un Apache o per rendere il NAS accessibile dall'esterno (evitando Hamachi).
I miei dubbi sono due:
1. con l'attuale evoluzione del mercato della connettività, a meno di clamorosi cambi di tendenza, la fruizione dei servizi di computing distribuito, è pressocchè impossibile
2. non sarà che, attraverso cellulari e Wi-Max si stia cercando di introdurre una filosofia (un sacco redditizia per le telco) del tipo one-man-one-connection a supporto dei "giardinetti privati" del cloud computing, proprio per evitare il proliferare di server casalinghi con più funzioni di un videoregistratore?
3. prenderà mai piede l'abitudine al mesh networking tramite wireless? (per la cronaca, io speravo parecchio in Netsukuku)

A me sembra una forma moooolto lungimirante di oligpolismo, ma, come al solito, si vedrà...

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