mercoledì 28 maggio 2008

War!



Until the philosophy which hold one race superior
And another
Inferior
Is finally
And permanently
Discredited
And abandoned -
Everywhere is war -
Me say war.

That until there no longer
First class and second class citizens of any nation
Until the colour of a mans skin
Is of no more significance than the colour of his eyes -
Me say war.

That until the basic human rights
Are equally guaranteed to all,
Without regard to race -
Dis a war.

That until that day
The dream of lasting peace,
World citizenship
Rule of international morality
Will remain in but a fleeting illusion to be pursued,
But never attained -
Now everywhere is war - war.

And until the ignoble and unhappy regimes
That hold our brothers in angola,
In mozambique,
South africa
Sub-human bondage
Have been toppled,
Utterly destroyed -
Well, everywhere is war -
Me say war.

War in the east,
War in the west,
War up north,
War down south -
War - war -
Rumours of war.
And until that day,
The african continent
Will not know peace,
We africans will fight - we find it necessary -
And we know we shall win
As we are confident
In the victory

Of good over evil -
Good over evil, yeah!
Good over evil -
Good over evil, yeah!
Good over evil -
Good over evil, yeah!

lunedì 26 maggio 2008

Web del futuro, cloud computing e ADSL

Giusto due spiccioli su una cosa che mi ronza in testa da un po', e che nel mio piccolissimo ambiente PMI già comincia a dare le prime avvisaglie: c'è chi dice che il futuro dell'informatica sia da cercare nel cloud computing, ovvero nella disponibilità da remoto di servizi (di storage, ma non solo), perlopiù forniti da terze parti, che saranno fruiti da client leggeri sia desktop che mobile.
Per quanto io tenda a contestare questa visione per ciò che riguarda la sua base "commerciale", nel suo basarsi su terze parti per definizione inaffidabili, accolgo in pieno la visione di un computing distribuito, arricchito dalle possiblità della cosiddetta Internet of things, e questo porta alla mia mente una questione chiave come può essere quella delle infrastrutture.
Non conosco i numeri precisi, ma certamente non sbaglio se dico che oggi la grandissima maggioranza delle connessioni a banda larga, fondamentali per il computing distribuito, sono ADSL. L'ADSL è connessione fortemente asimmetrica (non so se per limiti tecnici o per scelta degli operatori): nel mio ufficio, connessione Alice Business, se uno dei computer sulla LAN effettua un backup su un disco di rete, non naviga più nessuno.
Il router è "blindato", quindi non possiamo nemmeno impostare un QoS in locale senza tirare su un server, che avrebbe comunque solo quella funzione, visto che siamo in pochi e, per le nostre esigenze, qualsiasi soluzione di storage ed autenticazione superiore al NAS esistente sarebbe decisamente sovradimensionata; inutile dire che il suddetto router ci NATta tutti, quindi niente server aperto all'esterno per un Apache o per rendere il NAS accessibile dall'esterno (evitando Hamachi).
I miei dubbi sono due:
1. con l'attuale evoluzione del mercato della connettività, a meno di clamorosi cambi di tendenza, la fruizione dei servizi di computing distribuito, è pressocchè impossibile
2. non sarà che, attraverso cellulari e Wi-Max si stia cercando di introdurre una filosofia (un sacco redditizia per le telco) del tipo one-man-one-connection a supporto dei "giardinetti privati" del cloud computing, proprio per evitare il proliferare di server casalinghi con più funzioni di un videoregistratore?
3. prenderà mai piede l'abitudine al mesh networking tramite wireless? (per la cronaca, io speravo parecchio in Netsukuku)

A me sembra una forma moooolto lungimirante di oligpolismo, ma, come al solito, si vedrà...

venerdì 16 maggio 2008

Incoerenza nell'interfaccia: un esempio paradigmatico

Premetto che mi sono innamorato di KDE4: nonostante in un mio post precedente l'abbia bollato come una beta mascherata da final release (il che comunque rimane vero, pur comprendendo che per un prodotto opensource il debug user-driven sia fondamentale), il look&feel generale, la reattività dell'interfaccia (ancora pesantuccia per la mia Mobility Radeon 9600 128MB con gli scrausi fglrx, ma comunque più performante di ogni altro composite abbia mai provato), e, diciamo, le possibilità per il futuro che si intravedono, mi hanno indotto a cambiare idea.
Ci sono un mare di piccoli bug (per esempio l'imprevedibile comportamento del tasto destro) ed incoerenze, una delle quali merita di essere inserita qui perchè infrazione paradigmatica di principi di buon design, presente talvolta anche in blasonati prodotti commerciali.
Una tipica ridondanza nell'interfaccia: nel menù K (diciamo, lo "Start" di XP), diviso in tab, vi è una sezione chiamata logout:

notate le opzioni di chiusura sessione, cambio utente ecc.
Selezionando una qualsiasi delle voci appare questo ulteriore menù che, sorpresa sorpresa, offre le stesse opzioni tra cui scegliere......commovente

mercoledì 14 maggio 2008

Ya Basta!

I ROM NON RUBANO I BAMBINI! NON ESISTE UN SOLO CASO ACCERTATO! L'HA AMMESSO PERSINO MATRIX!
BASTA! BASTA! BASTA!

QUESTO PAESE VA VERSO UNA BRUTTISSIMA DERIVA RAZZISTA PER COLPA DI GIORNALI, GIORNALISTI E TV

(post in maiuscolo perchè gridato)

MI SEMBRA DI ESSERE A TEATRO: CRISI RIFIUTI > ANNUNCIO CDM A NAPOLI > "EMERGENZA" ROM CHE RUBANO BAMBINI > PALADINI DELLA GIUSTIZIA ANNUNCIANO LEGGE SICUREZZA

e quando l'irlanda, tra dieci anni, dopo che l'italia starà con le pezze al culo, farà le leggi contro l'immigrazione di Italiani?

domenica 11 maggio 2008

La gatta frettolosa

Chi mi conosce sa che sono un sostenitore a spada tratta del software libero e di (K)Ubuntu GNU/Linux.
Ammetto, inoltre, che ci sia del buono nei prodotti MS ed Apple (soprattutto Apple), in special modo per quel che riguarda facilità d'uso e look&feel; questi prodotti, però, decisamente non fanno per me per diverse ragioni, non ultima la tendenza a "opacizzare" il rapporto tra utente e core del sistema, affrontando in maniera deludente l'apparente irrisolvibile questione di interfacce in grado di adattarsi all'expertise dell'utente.
Vi è però un tratto comune tra i tre sistemi operativi, deriva della competizione sempre più serrata in termini di immagine e popolarità: la fretta.
È mia opinione che la fretta di uscire con nuovi prodotti con lo scopo di affrontare i competitor stia nuocendo in maniera enorme alla qualità dei prodotti stessi, causando un peggioramento generalizzato dei prodotti informatici desktop-oriented.
Nonostante il proliferare di prodotti realmente innovativi, spesso i bug irrisolti al momento della release contribuiscono a peggiorare l'esperienza dell'utente destinatario, che doveva essere migliorata da tali innovazioni.
Alcuni esempi:
Apple MacOSX Leopard - fino al rilascio di un paio di grandi patch le perfomance generali del sistema lasciavano parecchio a desiderare; pur non avendo avuto la possibilità di testarlo approfonditamente, la rete è piena di commenti negativi, specie in caso di aggiornamento da versioni precedenti
Microsoft Windows Vista - non sono un fan della Microsoft, soprattutto per ragioni etico-politiche, derivanti dalla scarsità generale della qualità dei prodotti più diffusi (anche se va detto che anche MS ha fatto delle buone cose). Vista era stato annunciato come un prodotto rivoluzionario, ma la mal tarata granularità dell'UAC dimostra come non sia stato speso del tempo neanche per user test approfonditi, senza contare le innumerevoli problematiche legate a compatibilità hardware, "fame" di risorse, e bug in servizi elementari (tipo stack TCP/IP o accesso a share NetBios/SMB) immancabilmente risultanti in BSOD. Rifiutato da utenti, produttori di computer/venditori (il nuovo sistema disorienta gli utenti), PA ed istituzioni varie (aggiornamento troppo costoso), addirittura aziende, è stato definito da Ballmer, CEO della Microsoft, come un "work in progress". Enorme rilascio di "pezze", come al solito, anche un Service Pack: si vedrà come andrà... (non ho installato Vista su macchine di mia proprietà, ma i laptop dei miei colleghi in ufficio mi hanno dato molto da pensare, da ridere, e da risolvere :°( )
Canonical Kubuntu 8.04 Hardy Heron GNU/Linux - Kubuntu fan dalla 6.04 questa release mi ha lasciato disappunto. La qualità generale è piuttosto buona, ma vi sono alcuni bug che mi hanno lasciato parecchio deluso, ed alcune feature la cui incompletezza o mancanza di sviluppo scoraggianti. Pur ammettendo di aver aggiornato dalla 7.10, quindi non un'installazione ex-novo, ho incontrato un problema di certo non irrisolvibile, ma fastidioso, terrorizzante per nuovi utenti gnu/linux, vera e propria utenza target di questa distro, ma soprattutto "ovvio", facilmente riproducibile, e ricorrente in un gran numero di macchine:
- black screen al logout, solo due modi per spegnere il PC in maniera sicura (Alt+SysRq/Stamp+R Alt+SysRq/Stamp+E, per terminare i terminali e far riprendere la procedura di spegnimento oppure Alt+SysRq/Stamp+S Alt+SysRq/Stamp+U Alt+SysRq/Stamp+O per sincronizzare i filesystem, smontarli e spegnere il computer) sicuramente sconosciuti ai più. La soluzione al problema qui. (Thanks to Stefan Carslöv for finding it out, Albert Astals Cid for blogging about it and JEMH for posting it on lauchpad) []
Se a ciò si aggiungono questo bug nel preloader di Wine ed il pastrocchio NetworkManager+Avahi si può comprendere la disperazione di eventuali utenti migranti da Windows(la soluzione qui)
KDE4 è praticamente una beta spacciata per una final release, ed il fatto che il menù dei plasmoidi non si possa spostare mi impedisce anche solo di usarlo (uso la taskbar in alto).
Di FF3 Beta incluso nelle repository tutti parlano male, ma dopo un pò di prove devo dire che va di gran lunga meglio dei predecessori, a parte occasionali crash. E questo salva l'intero panorama dei browser (visto che non ce n'è uno buono - speriamo in Konqueror + Webkit)
E i driver ATI e la gestione di due schermi sono un vero dramma.......
In fin della fiera continuerò ad usare Kubuntu, ma per la prima volta dalla prima installazione sto valutando il passaggio ad altra distro....